Amo le
ottobrate romane, quando i colori della città diventano caldi, ma quando ancora
i ricordi dell’estate appena passata sono nitidi…
Passeggiare
nel centro di Roma è una delle cose che preferisco, mi rigenera vederla piena
di turisti (e non solo!!!) che fotografano i suoi scorci…ogni tanto sento il
bisogno di andare in centro per godere anche io dei panorami che offre la città
eterna!
Proprio
in una calda domenica di ottobre, quando ancora le temperature non decidono a
scendere (e a me non dispiace affatto) ho deciso di andare al Giardino degli
Aranci.
Questo
parco, che si trova sul colle Aventino, prende il nome dagli alberi di aranci
che ci sono al suo interno (che purtroppo non sono ancora maturi quindi non
spiccano con il loro colore arancio-autunno)ed è famoso per la vista panoramica
sulla città.
La sua
costruzione risale al XII secolo per volere della famiglia Savelli, mentre la
progettazione a parco pubblico è più recente, del 1932, quando venne definita la
struttura urbanistica dell’Aventino, dall'architetto Raffaele De vico.
S.
Pietro
|
Vicino
al parco sono presenti 3 complessi ecclesiastici: Santa Sabina, S.Alessio e S.
Anselmo.
Proprio
di proprietà di S. Sabina era l’area del
parco in quanto era utilizzato come orto dai domenicani, il cui fondatore Domenico
di Guzman porta dalla Spagna il primo albero di arancio del giardino.
S. Sabina
|
S.
Alessio
|
S.
Anselmo
|
Continuando a passeggiare lungo la via di S. Sabina, arrivando fino a piazza dei Cavalieri di Malta, dove si trova la Villa del Priorato di Malta (visitabile solo su prenotazione) che ha la particolarità di offrire uno spettacolo magico, guardando all'interno del foro del chiavistello
Ecco che il "cupolone" si staglia solenne di fronte allo sguardo del curioso che guarda dal buco della serratura, come per "rubare" un segreto....
Come non poter amare una città che offre tutto questo?