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giovedì 25 settembre 2014

RECENSIONE DEL LIBRO "INFERNO" DI DAN BROWN





Benvenuti alla recensione (lungi dal voler essere uno spoiler) del romanzo di Dan Brown “Inferno”.
Libro di 522 pagine (numero di cui posso ritenermi abbastanza soddisfatta visto che adoro leggere “mattoni), ambientato inizialmente nella città di Firenze e che sposta la scenografia in altre meravigliose città che, anche se non si ha avuto la fortuna di visitarle tutte, questo libro ha il potere di lasciarti affascinare da ess.
 E’ il “classico” thriller alla Dan Brown che ha come scenario delle vicende, edifici storici mettendo in risalto anche una descrizione storica – artistica degli stessi.
Questo descrivere nozioni inerenti alla storia e all’arte dei luoghi scenario della “corsa continua” dei protagonisti, mi affascina tantissimo!
I protagonisti sono l’intrigante professor Robert Langdon (si perché io lo immagino così e che non centra nulla con Tom Hanks che l’ha impersonato nei vari film tratti dai romanzi di Dan Brown) e una dottoressa, che devono risolvere un mistero legato alla figura di Dante.
Il metodo di scrittura di Dan Brown mi ha catturata sin dal suo primo libro “Il Codice da Vinci”, questo trascinarti nella lettura senza rendertene conto, per poi finire il capitolo e lasciarti così, in sospeso e con la voglia di capire cosa accadrà dopo, voglia che non si appaga subito in quanto, per scoprire il seguito di alcuni fatt,i bisogna passare almeno 2 capitoli nei quali si intrecciano altre vicende della storia! Insomma ci si ritrova a leggere il libro tutto d’un fiato!
E’ un romanzo, certo, e di fantasia ce n’è in abbondanza, questo non si può negare, ma il mescolare l’immaginazione con fatti reali è davvero geniale, a mio parere.
Lo scrittore ha la capacità di tenere con il fiato sospeso il lettore, ma ahimè, i suoi finali sono quasi sempre deludenti!
L’impressione generale sul libro è sicuramente positiva, ma il finale sembra sempre un po’ “forzato”.

Quindi se volete cimentarvi nella lettura di questo romanzo, godetevi il viaggio ma non la meta!

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